Come ogni anno anche questo 27 gennaio ricorre la Giornata della
memoria per le vittime dell'Olocausto. Il numero di persone omosessuali
uccise nei campi di concentramento
durante la shoah varia tra le 10.000 e le 600.000; la ragione
di queste ampie variazioni risiede nel diverso conteggio delle persone
esclusivamente omosessuali (contraddistinti dal famigerato triangolo
rosa) o anche appartenenti ad altri gruppi
sterminati dai nazisti (ebrei, rom, dissidenti politici). Inoltre spesso
i documenti relativi alle cause di internamento non vennero compilati,
oppure scomparvero dopo la guerra. Inoltre migliaia di gay vennero
sottoposti alla sterilizzazione forzata in seguito a sentenze
pronunciate dai tribunali
nazisti. Alcuni dei perseguitati da queste leggi non si identificarono
mai come omosessuali e vennero semplicemente arrestati, imprigionati o
castrati. Alcune di queste "leggi contro l'omosessualità" continuarono
ad essere presenti nell'ordinamento giuridico occidentale fino agli anni sessanta e settanta
e per questo molti uomini e donne ebbero paura di rivelare il proprio
orientamento sessuale fino a quando queste "leggi" vennero abrogate.
Ricordarlo è importante, anche e soprattutto quando la libertà è una conquista che si dà per scontata e quando ci sono persone che guardano a questo passato con malcelata nostalgia.
Ricordarlo è importante, anche e soprattutto quando la libertà è una conquista che si dà per scontata e quando ci sono persone che guardano a questo passato con malcelata nostalgia.